
Abbiamo parlato fino ad ora della Filosofia della Felicità che potrebbe essere anche definita meglio come metodo per recuperare la felicità che avevamo quando quando eravamo bambini.
Quando eravamo bambini eravamo naturalmente felici, poi, crescendo, abbiamo perso molta della nostra felicità iniziale ed abbiamo cominciato a ricercare la felicità, sostanzialmente, nel possesso o nell’acquisto di oggetti o tramite determinate situazioni od il raggiungimento di determinati obiettivi e basandoci su ogni singolo momento di piacere.
Oggi vi parlerò del Pensiero o dei Pensieri, una delle quattro regole della Filosofia della Felicità, partendo da un brevissimo riassunto di quello che ho scritto negli articoli precedenti.
Indice
Breve riassunto dei precedenti articoli
Vi ho parlato del modo in cui viviamo e soprattutto del modo in cui siamo arrivati a vivere così; della maniera in cui viviamo tutti i giorni e del perchè siamo infelici e perchè la nostra infelicità sia vagamente mitigata dal raggiungere un obiettivo dopo l’altro senza mai raggiungere davvero l’agognata felicità che sembra sempre più, con il passare degli anni una lontana ed irragiungibile chimera.
Partiamo, quindi, dalla situazione di infelicità che viviamo nel momento attuale e che è data da un insieme di esperienze, da un insieme di errori che noi abbiamo vissuto e che ci hanno portato magari, per esempio ad indebitarci che è ovviamente una cosa estremamente sgradevole o magari a vivere con la persona sbagliata o magari a fare il lavoro sbagliato, il tutto in seguito alla non chiarezza delle scelte condizionate.
Tutte queste, sono un insieme di situazioni che derivano dal condizionamento, dalla incapacità di capire il nostro talento e quindi dall’educazione che abbiamo ricevuto nel suo complesso.
Siamo quindi involontaramente ed inconsapevolmente straordinariamente condizionati in ogni aspetto della nostra vita ed in ogni aspetto, quale conseguenza, delle scelte che facciamo, a tutti i livelli.
Ho fatto l’esempio della possibilità di uscire dal condizionamento seguendo alcune semplici regole che sono le regole legate allo smettere di seguire la pubblicità sui giornali oppure sulle reti televisive oltre a non guardare troppo i telegiornali e cercare di informarsi anche su canali alternativi quali internet od altri e da come partendo da questa prima piccola fase di decondizionamento arrivi una prima fonte di libertà decisionale.
Il Pensiero
I pensieri ci condizionano ed allo stesso tempo gli stessi pensieri sono la conseguenza dei nostri condizionamenti
Il nostro pensiero e come renderlo positivo è una delle quattro regole della Filosofia della Felicità e del metodo per ritrovare la felicità perduta, la felicità dell’infanzia.
Quando eravamo piccoli, essendo la Felicità uno stato naturale, uno stato assoluto dell’essre la Felicità era automatica, era normale essere felici, la felicità era la normalità, la frustrazione l’eccezione.
I Pensieri, insieme alle Emozioni, insieme alla Passione insieme all’ Etica sono le quattro regole da studiare e seguire per ritornare a quella Felicità perduta
Nel complesso queste regole di cui parlerò poi successivamente in moltissimi altri articoli e regole, ci possono riavvicinare allo stato naturale di benessere e di felicità e di alte vibrazioni e di positività di frequenze alte e positive e di gioia di vivere che rappresentano il nostro essere iniziale.
Ho già parlato di come si possono guardare i pensieri entrare nella mente, in particolare prima di dormire e di come vanno analizzati e vanno lasciati uscire dalla mente stessa, ovviamente facendo una dovuta differenziazione tra i pensieri più intensi che ci fanno vivere un’emozione molto forte e che meritano un discorso a parte ed i pensieri più comuni, normali ricorrenti ed automatici che sono immediatamente gestibili guardandoli, controllandoli e lasciandoli andare via e di come inizialmente ritornano più volte ma non dandogli importanza dopo un po svaniscono da soli.
La trasformazione del pensiero da positivo a negativo può essere aiutato, inoltre da affermazioni positive che aiutano la trasformazione del pensiero autonomamente ed automaticamente negativo in un pensiero positivo
Qui mi soffermo su cosa sia il pensiero nella realtà non tanto di come il pensiero si formi o di come trasformare un pensiero in positivo
Il concetto di base è che il pensiero non è semplicemente una entità impalbabile e non tangibile ma dispone in realtà di un suo peso e comporta un effetto fisico sul nostro corpo e sulla nostra psiche.
Quando noi pensiamo, a seconda del nostro pensiero, abbiamo delle reazioni fisiche e chimiche all’interno del corpo
Possiamo fare degli esempi: quando abbiamo un pensiero spaventoso opppure un pensiero che ci può creare una sensazione di paura automaticamente il nostro corpo prova paura o spavento a sua volta e quindi aumentano i battiti del cuore ed incominciamo a sudare freddo.
Quindi il pensiero un effetto fisico, di fatto possiamo sostanzialmente dire chesiamo quello che pensiamo perché in maniera diamentralmente opposta, se anche una cosa che ci sta accadendo, fosse gravissima e noi non ci pensiamo, di fatto non avremmo reazioni immediate da un punto di vista fisico ed emotivo.
Il pensiero, su di noi ha un’influenza fisica oltre che psicologica quindi va da sé che pensare positivamente ci dona un senso immediato di benessere e di tranquillità e di calma il battito si abbassa e ci sentiamo più rilassati mentre pensare negativamente ci dà un senso di malessere, incrementa il battito cardiaco e ci pone in una condizione di maggiore agitazione e di preoccupazione
Se ci troviamo ad un certo livello elevato di positività di tranquillità, i nostri pensieri saranno molto probabilmente anche più chiari e saremo più concentrati ( è estremamente rilevante da questo punto di vista l’impatto positivo della meditazione sulla concentrazione) le scelte che faremo saranno meno condizionate e sempre più vicine alle nostre reali necessità
Il fine è insomma avere pochi pensieri positivi al posto di molti pensieri e mediamente negativi, non disperate è un obiettivo raggiungibile
Dove si sviluppa quindi il pensiero?
Si sviluppa nella mente conscia, nella parte della mente che utilizziamo tutti i giorni continuamente in maniera cosciente ed è la parte di mente che può condizionare la mente inconscia, che differentamente non vive di pensieri propri.
In base ai dati scientifici, la mente conscia, ha una capacità di elaborazione che è sostanzialmente limitata, una memoria a breve termine che è circa di 20 secondi, la possibilità di gestire da 1 a 3 eventi contemporaneamente, impulsi che viaggiano da 190 a 225 km ed infine, la capacità di elaborare una media di 2000 bit di informazione al secondo;
la mente subconscia invece ha una capacità di elaborazione molto più estesa ed inerisce la memoria a lungo termine relativa alle esperienze ed incide sulle abitudini e sulle convinzioni
La mente subconscia ha lapossibilità di gestire migliaia di eventi contemporaneamente ed impulsi che viaggiano ad oltre 160000 chilometri all’ora oltre alla capacità di elaborare una media di 4 miliardi di bit di informazione al secondo
Il problema vero in relazione agli effetti del pensiero sulla nostra vita e quindi sulla nostra Felicità è è che nel corso degli anni il nostro modo di pensare tramite la mente conscia ha creato un vortice di negatività ripetitivo e continuativo che incide direttamente sulla mente subconscia che non dispone di un processo di ragionamento proprio ma dipende esclusivamente dagli input della mente conscia.
Viviamo quindi, ripetendo all’infinito questa situazione di negatività. Possiamo però utilizzare la mente conscia cioè il pensiero di tutti i giorni trasformandolo in positivo per condizionare in questo caso positivamente la parte subconscia della mente tramite il pensiero positivo.
Il pensiero positivo può essere stimolato tramite tecniche di visualizzazione, può essere condizionato tramite il ruolo importantissimo che ha la meditazione nel ridurre il flusso dei pensieri (farò numerosi articoli e video sulla meditazione), può essere stimolato e mantenuto tramite tecniche di affermazione positiva (anche su questa tecnica farò diversi video ed articoli dove proporrò alcune tecniche da me selezionate), infine il pensiero positivo può essere influenzato e condizionato dai nostri comportamenti, cercando di vedere il lato positivo degli eventi e delle situazioni, ogni volta che ne abbiamo l’opportunità
In conclusione, dobbiamo trovare dei momenti della giornata solo nostri, per rilassarci e per tranquillizzarci, per vedere i pensieri che entrano nella mente conscia e gestirli, domarli e limitarli fino a farli scomparire; dobbiamo trovare un momento di contatto con la nostra mente subconscia cercando di collegarci ad essa visualizzando oppure meditando un po’ tutti i giorni, magari per chi ha tempo al mattino per preparare al meglio la giornata o per chi ha tempo alla sera per preparare il riposo, ma partendo soprattutto da pensiero dalla gestione del pensiero stesso.
Concludo questo articolo premettendo che nei prossimi articoli parlerò delle altre regole (emozione, passione ed etica) oltre ad approfondire questa prima analisi sommaria del pensiero e della regola del pensiero positivo.
Buona vita a tutti e per qualsiasi cosa contattatemi o scrivemi nei commenti.
Max Malacarne